Kyusho Institute Italia PinPoint™ Method BLOG by Gianluca Frisan n°7 : la realtà dei KO e la Rianimazione Neurologica

I mitici KO del Kyusho e come sistemare le eventuali problematiche che possiamo causare …. questa SI è la domanda numero 1 che tutti le persone che si avvicinano al Kyusho mi fanno.

Le varie organizzazioni hanno classificato per praticità vari tipi di KO e 3 livelli di effetto che possiamo ottenere.

Di base un attacco Kyusho o Dim Mak, può essere neurologico ( al sistema nervoso ) o sanguineo ( all’apparato circolatorio ). Alcuni preferiscono dividere il Kyusho moderno in attacchi al sistema neurologico, efficaci ed immediati , e il Dim Mak antico in attacchi all’apparato sanguineo, devastanti ma che richiedono più tempo.

La mia esperienza ormai ventennale con i Migliori Maestri al mondo di Kyusho mi porta a pensare diverso. Questa pluri esperienza la reputo la mia fortuna, nel senso che nessuno conosce tutto, ma ogni Maestro Vero può darti qualcosa … e oltre ad averci lavorato seriamente li ho anche provati tutti sulla mia pelle.

Possiamo schematizzare e standardizzare per esigenze didattiche tutto l’arsenale del Kyusho, ma se andiamo a ricercare il vero potenziale dell’arte della guerra del Kyusho, scopriremo che ogni colpo attacca nervi, muscoli, vene e/o arterie, ossa, compresi dove possibile legamenti e tendini. Il tutto con un unico attacco.

ko

I KO sono stati classificati in tre livelli :

1 ) stordimento ma la persona resta in piedi

2 ) stordimento e la persona cade a terra ma è cosciente

3 ) perdita totale di coscienza

Premetto che il 99 % delle volte ci alleniamo solamente al livello 1 e qualche volta al livello 2. Raramente otteniamo il livello 3 e mai lo cerchiamo. La sicurezza fisica e della salute del nostro compagno di allenamento è fondamentale, ma delle volte succede, ed è qui che bisogna agire con le rianimazioni adeguate e specifiche per quello che facciamo.  Non siamo medici e non facciamo assistenza medica, siamo consapevoli di cosa pratichiamo e abbiamo delle procedure testate negli anni e adatte in modo specifico per quello che è il Kyusho.

rianimazioni

ci sono 3, 4 rianimazioni e poi altre avanzate, ma ancora sono una codifica ai fini didattici che è e resta tale.

1 ) rianimazione neurologica ( nel video una dimostrazione base, ormai vecchia. Abbiamo codificato nei dettagli il modo più corretto per farla, e questo sarà oggetto di un futuro video o comunque di pratica reale in dojo ). oltre al posizionamento corretto del nostro compagno, andremo a massaggiare la nuca per calmare il sistema neurologico. a seconda del livello del KO, ci sono delle procedure diverse da fare.

2 ) rianimazione respiratoria. oltre al posizionamento corretto del nostro compagno, andremo a stimolare il punto di pressione milza 17 a 45 verso l’interno e l’alto. questo provocherà un sussulto del diaframma.

3 ) rianimazione cardiaca. Oltre al posizionamento corretto del nostro compagno, andremo a stimolare il punto di Vescica 15 sul lato destro a 45° esterno verso interno. Non ci sono prove mediche della reale efficacia di questa manovra, che resta una manovra non riconosciuta dalla comunità medica. La utilizziamo per rilassare il busto di una persona che resta contratta e rannicchiata su se stessa.

4 ) alcune manovre per gli attacchi vascolari. Uno è “battere” a lato della colonna vertebrale, a 45° verso l’alto nell’area tra le scapole con una posizione corretta della nostra mano. L’altra è il classico sollevamento delle gambe con la persona schiena a terra. per una informazione molto avanzata, datami ad un corso di primo soccorso tenuto da professionisti che lavorano nell’elisoccorso, tale procedura non è in realtà il massimo, in quanto porta sangue all’addome e non realmente alla parte alta del corpo. L’ideale sarebbe inclinare tutto il corpo della persona soccorsa alzando anche la parte delle anche.

5 ) rianimazioni avanzate … una carota per i praticanti di Kyusho, che non ci possono accedere se non dopo anni e anni di “contributi” e “Licenze”. Ci sono varie procedure da seguire a seconda di cosa è successo, diciamo che in linea di massima si vanno a controllare tutti i punti associati agli organi per verificare se sono rimasti contratti e annodati, per poi riportarli allo stato rilassato. Nella nostra organizzazione analizziamo tutto senza segreti. se ci si allena seguendo le nostre metodologie didattiche è veramente difficile fare danni seri ai nostri compagni di allenamento. Ma questo non significa che non debba avere tutte le informazioni.

In un prossimo BLOG del lunedì ti parlerò della mia esperienza reale con i KO … sia nel farli che nel riceverli. Lo farò in modo molto sincero … e ti darò la mia verità sui KO del Kyusho … ti piacerà !!!

 

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Buona pratica.

Gianluca Frisan

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